Alex Carpani
L’orizzonte degli eventi
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E' un concept album un po' visionario ed esistenziale sulla linea immaginaria che divide gli scenari possibili della nostra vita nel momento in cui siamo di fronte a delle scelte di campo. Il tutto ha inizio con la voce narrante di un astrofisico che dà la definizione scientifica dell’orizzonte degli eventi. Da quel momento, comincia un viaggio nel quale questa superficie limite diventa la metafora della vita e della relatività di ogni cosa.
Questo è quanto mi ha detto Alex riguardo al disco, che dovrebbe rappresentare una svolta. Ho ascoltato il disco un paio di volte, ed ho potuto constatare che effettivamente ci sono diverse novità in questo quinto lavoro di Alex Carpani artista poliedrico proveniente dalle lande bolognesi, che mette in questo disco tutto il suo lavoro di un anno passato a ricercare nuove sonorità tutte volte (scusate il gioco di parole), a dare una svolta alla sua vita artistica.Una di queste è l’idioma scelto per le sue canzoni, ovvero l’italiano e per chi è abituato a sentirlo cantare in inglese e di certo rappresenterà una sorpresa, scelta a mio avviso azzeccata ma anche giusta forse per l’urgenza diciamo così di far capire i suoi sentimenti ed il suo vissuto di quest’anno, tempo che gli è servito per mettere in musica la sua nuova esperienza.
Un'altra svolta rappresenta il cambio stilistico che musicalmente si sposta verso lidi più moderni aggiungendo anche dell’elettronica che però rimane al servizio delle canzoni, che potremmo descrivere come una sorta d’incontro ideale tra il Battiato sperimentale ed i Subsonica, quindi stiamo parlando di un qualcosa d’inedito che rende questo disco assai interessante da ascoltare,
“L’orizzonte degli Eventi” è un disco drammatico e questo lo si nota nella tensione che si crea durante l’ascolto che viene favorito anche delle nove canzoni che compongono il disco e per questo (almeno a me è successo) che ti viene voglia di ricominciare l’ascolto per farsi avvolgere di nuovo dalla storia e dall’atmosfera particolare che crea questa tensione dalla dinamica nervosa che si coglie forse proprio per quell’urgenza di raccontare le sue cose vissute in questo anno pandemico .Un periodo che a livello creativo è stato forzatamente stimolante costringendo gli artisti a riflettere sulle proprie cose.
IL lavoro è stato curato interamente dallo stesso Alex Carpani che ha curato tutti gli aspetti dalla produzione (ci cui posso dire che si sia stato fatto un lavoro eccelso) alla divulgazione ai vari magazine.Per quanto riguarda l’aspetto grafico del disco forse si poteva fare meglio che mettere una semplice foto la cui ambientazione riflette una certa malinconia, ma non h opotuto fare ameno di notare di una certa somiglianza di un'altra copertina molto simile che potete vedere qui .La voce di Alex ha timbro molto interessante che ricorda per alcuni aspetti Aldo Tagliapietra “delle Le Orme” questo emerge in canzoni quali “Sette giorni”e “La fine è la” dall’inaspettato finale “Vangeliano”mi snento anche di citare anche “Le porte”vocalmente vicino ad alcune cose di Franco Battiato,e forse il pezzo più suggestivo dell’intero lotto.“Nel ventre del buio” ho scorto una certa somiglianza ad alcune cose di Max Gazzè anche se qui parliamo davvero di reminiscenze, anche perché musicalmente i due mondi sono diversi tra loro , ma è certo che questo nuovo lavoro ha diversi spunti interessanti che ci permettono di ascoltarlo co0n la giusta curiosità.
In conclusione “L’orizzonte degli eventi” non il solito disco di musica italiana tutt’altro, una volta tanto (forse più di una diamo pure)fa davvero piacere ascoltare dischi come questo frutto di un lavoro intenso ed importante dove Alex Carpani è riuscito a traferire la sua esperienza in musica e non tutti lo fanno .
Stefano Bonelli
01. L’orizzonte degli eventi
02. Lava bollente
03. Fiore d’acqua
04. Il perimetro dell’anima
05. Tempo relativo
06. Sette giorni
07. La fine è là
08. Nel ventre del buio
09. Le porte
Alex Carpani – voce principale e cori, synth, chitarre virtuali, programmazioni
Giambattista Giorgi – basso
Bruno Farinelli – batteria