Warmblood
Putrefaction Emphasis
The Spew Records
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Tra pochissimo, assisteremo all’uscita del nuovo album dei Warmblood, ovvero l’album “ Putrefaction Emphasis”, edito da The Spew Records. Questo masterpiece della musica death metal italiana uscirà domani 24 novembre 2017. Il disco del trio di Lodi si compone di nove avvincenti e potenti tracks, tra cui una trilogia, ovvero la trilogia del chiostro del morto (cloister of the dead) pt.1, pt.2 e pt.3, che analizzeremo più avanti. L’album si apre con un bellissimo intro che dura poco più di un minuto, dove possiamo sentire dei passi, un campanello , introdotti in un’atmosfera oscura ed onirica, interrotti questi suoni tenebrosi, udiamo la preghiera di una bambina. La seconda track “ thousand dead eyes” si caratterizza per una potenza fulminante, chitarra ossessiva del nostro Davide Mazzoletti (guitar), un drumming impetuoso della nostra capacissima Elena Carnevali (drums) ed infine troviamo dei growl stratosferici del nostro abilissimo Giancarlo Capra ( guitar& vocals).
Proseguiamo con il brano n.3 “ unending agony of putrefaction”, il cui sound trasmette un senso di agonia vuoto e disperazione, resi da una chitarra distorta, in un riff pauroso ed un cantato growl perfetto. La batteria è irrompente e devastante. La track n. 4 “ bloody resurrection” presenta un sound mozzafiato, un drumming feroce, un growl inquietante ed infine un riff di chitarra possente, robusto e “wow”. Il finale presenta voci di zombie, come se appunto si verificasse una sanguinosa resurrezione. Cominciamo a parlare della trilogia: essa inizia con la track n.5 “cloister of the dead”pt.1 (the prophecy) , che è tutta strumentale, caratterizzata da un sound dolce con una chitarra stupenda interrotta dalla batteria che comunque mantiene una movenza soft, anche se per poco poiché vi è subito un crescendo di potenza con un ritmo incalzante dato da un riff di chitarra potente e cangiante, il sound diventa ossessivo e psichedelico. La seconda parte della trilogia è incarnata dalla track n. 6”cloister of the deadpt.2” (the bereavement), questa si caratterizza per un sound cupo tenebroso e macabro, infatti si parla di un lutto.
Questo macabro è reso da un riff ossessivo dei chitarroni, un drummiing folgorante ed un cantato growl oscuramente fatto ad arte. La terza ed ultima parte della trilogia è impersonata dalla track n.7 “ cloister of the dead” pt.3 (the covenant of sinister morphine), che ci avvia verso la conclusione dell’album. Essa si caratterizza per una chitarra travolgente, una batteria impetuosa e cavalcante ed un ritmo ossessivo, sinistro e pauroso il growl è perfetto e terrorizzante, il nostro Giancarlo Capra ci stupisce ancora, accompagnato da Davide ed Elena che sono sempre più fantastici e sorprendenti.
Ci regalano momenti del più brutale metal accompagnati a tratti da una dolcezza tempestosa. La penultima track è lan.8 “ return to Dunwich” che inizia con una storia horror narrata da una voce femminile , interrotta poi da un riff di chitarra stratosferico e dei growl potentissimi . la batteria è incandescente ed energica. L’album si chiude con la track n.9 “ supremacy through the carnage”, la quale dura 6’:20” ed inizia con un violino dolcissimo ed un coro spettrale, poi inizia la chitarra in un continuo crescendo seguita poi da una batteria feroce ed un drumming tempestoso ed un cantato growl devastante. Concludo dicendo che questo death metal trio di Lodi ha messo a punto un sublime e fantastico album metal e consiglio a tutti gli amanti del genere “ Putrefaction emphasis”.
DALYLAROCK
Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori e io sarò dentro di loro: questa è l'eternità.
Edvard Munch
01. Intro (a prayer)
02. Thousand dead eyes
03. Unending agony of putrefaction
04. Bloody resurrection
05. Cloister of the dead pt.1(the prophecy)
06. Cloister of the dead pt.2 (the bereavement)
07. Cloister of the dead pt.3 (the covenant sinister morphine)
08. Return to Dunwich
09. Supremacy through the carnage
Elena Carnevali - drums
Giancarlo Capra - vocals/guitars
Davide Mazzoletti - guitars